DEI ed e-Learning.
Un binomio vincente!

La nostra capacità di raggiungere l’unità nella diversità sarà la bellezza e la prova della nostra civiltà – 

Mahatma Gandhi

Laura Acutis

DEI ed e-Learning.
Un binomio vincente.

Dove eravamo rimast*? Ah sì… la diversità conta. L’inclusione conta. Sono sempre state importanti. Ma finalmente sono al centro della discussione e sono divenute prioritarie come mai prima d’ora.

Il posto di lavoro moderno sembra molto diverso rispetto a 20 o 30 anni fa, e tra 10 o 20 anni, rifletterà ancora di più il bellissimo quadro del panorama umano che si sta sforzando e lottando per essere migliore, lavorare meglio e vivere meglio.

Come dicevamo in questo articolo, per facilitare lo sviluppo della responsabilità collettiva, le organizzazioni devono integrare nei propri learning journey temi riguardanti il DEI (diversity, equity and inclusion).

Vediamo insieme perchè è davvero importante e come farlo!

Gli e-learning hanno reso la formazione facilmente accessibile, per chiunque, da qualsiasi posto e in qualsiasi momento. Pensiamo, per esempio, a come l’accessibilità si sia evoluta a passi da gigante, permettendo anche a coloro che hanno disabilità visive o uditive di usufruire dei percorsi formativi grazie alle tecnologie di assistenza. O ancora, a come sia immediato tradurre e distribuire contenuti formativi in diverse lingue.

 

“Gli e-learning hanno reso la formazione facilmente accessibile, per chiunque, da qualsiasi posto e in qualsiasi momento”.

Ma tutto questo non basta: mentre le tecnologie aprono le porte della formazione ad ancora più persone, sappiamo che, per essere efficaci, gli e-learning devono essere coinvolgenti e comunicare concetti con chiarezza. Solo in questo modo i/le partecipanti saranno invogliat* ad applicare ciò che hanno imparato. C’è una buona notizia: tutto questo può essere realizzato attraverso pratiche inclusive!

Cosa intendiamo realmente con questo termine? Te lo spieghiamo subito.

Sviluppando un percorso formativo, dobbiamo essere fortemente focalizzati a far sì che il contenuto rispecchi in modo fedele l’ambiente lavorativo al quale ci riferiamo, altrimenti difficilmente raggiungeremo il nostro obiettivo.

Per riuscirci dobbiamo tenere a mente 4 semplici regole:

  • Sii consapevole dei bias – Le tue parole dovrebbero favorire una comunicazione senza pregiudizi. Interrogati su questo, cercando di notare se il tuo linguaggio si riferisce ad un gruppo di persone in particolare, se utilizza dei cliché e se è portatore di stereotipi.
  • Varia le immagini – Fai sì che riflettano al massimo la ricchezza della forza lavoro di riferimento. Chiediti cosa comunicano le immagini che utilizzi (sia in senso stretto sia in senso figurato), se tutti i gruppi sono rappresentati e se sono stereotipate.
  • Usa degli audio autentici – Anche i materiali audio riportati devono rappresentare la diversità in modo realistico.
  • Chiedi pareri – una delle risorse migliori per assicurare la buona riuscita delle pratiche appena citate sono le persone che hai intorno. Utilizza la prospettiva dell’audience per il quale stai sviluppando un percorso di formazione per capire se ciascun membro del gruppo si sente rappresentato.

E ora tocca a te, mettiti alla prova per raggiungere risultati sempre migliori!

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